HeartAndSoul
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Buongiorno belle signore. Scusatemi se ho tardato nel rispondere ma in questi giorni ho avuto un po' di problemi lavoro/famiglia/salute e il pc non l'ho usato poi molto. Dunque, vedrò di rispondere a tutte le vostre domande (visto che avevo scritto sul forum in estate ma non moltissimmo quindi magari la mia situazione e i miei metodi son sfuggiti a qualcuna! Li ripeto visto che, vuoi per il caso, vuoi per le accortezze usate, sono riuscita a rimanere incinta! Dunque... Ho quasi 29 anni e mi sono sposata lo scorso Giugno. A causa di miei problemi di vaginismo (stiamo "lavorando" per migliorare la situazione ma siam lontani dal superamento del problema purtroppo) io e mio marito abbiam deciso di utilizzare "la fecondazione casalinga" per cercare di avere un bambino. METODO: • in tutti questi mesi ho sempre ricercato il giorno fertile per mezzo degli stick ovulatori (ClearBlue con il lettore digitale è il più facile da utilizzare in quanto la lettura è certa e non si può sbagliare con il discorso della lineetta poco netta/sbiadita, ma è anche molto costoso - circa €37,00 per 7 stick – ed ecco perché spesso ho utilizzato altre marche che non hanno il lettore digitale, ma dove bisogna vedere le classiche “lineette”. Tranquille è facile lo stesso, basta prenderci la mano a leggere il risultato). • Nel giorno in cui scoprivo di essere fertile, iniziavo a fare i tentativi di inseminazione, fino (tanto per abbondare) al 4° giorno successivo. Mio marito in preparazione a ciò, ha sempre rispettato un “periodo di astinenza” di almeno 5 gg, cercando di calcolare quando più o meno avrei potuto avere il picco di fertilità. Questo è molto importante perché dopo vari gg di riposo, l’uomo arriva a produrre fino a 4/5 ml di sperma, che già il giorno successivo alla prima eiaculazione si abbassa notevolmente a circa 3/3,5 ml (parlo non solo per sentito dire ma per valutazione pratica!!! Quindi fidatevi). Inoltre mio marito (e anche io) ha sempre preso integratori vitaminici... tanto per aiutare la produzione di spermatozoi e ovuli!). • In alcuni casi (quando ero particolarmente rilassata) sono riuscita ad utilizzare direttamente la siringa da 10 ml (ovviamente sterile e senza ago, si trovano in farmacia ma anche nei supermercati reparto infortuni). Quando invece non c’era verso di rilassarmi, ho utilizzato il metodo del catetere (tanto decantato), che consiste (per chi è la prima volta che legge) nel inserire un’estremità di questo tubicino direttamente nella vagina, raggiungendo facilmente la zona interna vicino al collo dell’utero, e collegando l’altra estremità alla bocchetta della siringa contenente lo sperma. A quel punto si spinge lo stantuffo e il gioco è fatto. Come già consigliato, se avete difficoltà a reperire in farmacia un catetere, potete tranquillamente acquistare un kit da flebo (costituito da un tubicino sterile, ago a farfalla e altri pezzi ad oc’ per le flebo) che ovviamente dovrete come sempre ritagliare (sia la flebo che il catetere son troppo lunghi… non ha senso mandare in giro lo sperma in metri di tubo, quando possono bastare 20/30 cm a seconda della vostra comodità di azione). • Son rimasta con il bacino sollevato (cuscini sotto il sedere) per minimo 40 min (ma anche 1 ora e mezza certe volte) e poi mi son messa a dormire evitando quindi di fare altre cose in posizione verticale. Detto ciò, sono andata avanti così x 5 mesi (cinque tentativi) e poi lo scorso mese ho cambiato alcune cose in seguito ad alcuni ragionamenti fatti nella mia testa. Non so se “scientificamente” siano davvero validi, però fatto sta che questa volta sono rimasta incinta e mi sentirei davvero male a non parlarvene… magari a qualcuna potrebbe servire! Quindi, rispetto a quanto detto sopra, ho aggiunto queste accortezze: • Mio marito ha usato solo contenitori sterili per la raccolta dello sperma (tipo vasetti per urine, visto che in alcuni casi vuoi perché non ne avevamo in casa, vuoi per pigrizia, aveva utilizzato bicchieri di plastica, che per quanto nuovi confezionati son pur sempre NON STERILIZZATI e magari potevano aver qualche elemento “tossina” per lo sperma). • Ho calcolato che, se facevo il test per la fertilità il giorno 1 ed era negativo, e lo ripetevo appena sveglia il giorno 2 (sempre intorno alle ore 7:00 perché tutti, medici e libretti illustrativi consigliano di farlo la mattina) ed era POSITIVO, e di conseguenza in serata (ovviamente dopo cena, quindi per lo meno non prima delle 22:00) si provava con la fecondazione, potevano essere passate minimo 15 ore dall’ovulazione. Perché mie care ragazze, gli stick ovulatori ti dicono che rilevano il picco di fertilità successivamente al quale si ha l’ovulazione, ma chi di voi può dire con certezza se il suo corpo “ovula” entro 1, 2, 10 o 20 ore da questo picco ormonale? Se poi aggiungiamo che in realtà il picco ormonale potremmo averlo raggiunto addirittura fra il giorno 1 e il giorno 2 senza accorgercene, questo allungherebbe ancor più i tempi e significherebbe andare ad effettuare la prima fecondazione anche a 20 e più ore dall’ovulazione. Siccome l’ovulo non è che se ne stia li per giorni e giorni ad aspettare gli amici spermatozoi, ho pensato di fare il test di ovulazione almeno 3/4 volte al gg. ATTENZIONE: sulle istruzioni dei test per il rilevamento del picco di fertilità, è chiaramente indicato che l’urina deve essere “trattenuta” per almeno 4 ore. In funzione di ciò io mi sono organizzata trattenendo molto più a lungo (per aumentare la concentrazione… sempre meglio abbondare!) trattenendo la pipì ALMENO 5 ore, se non di più (se ci riuscivo senza morire!!!! Ah ah ah). Quindi mediamente provavo il test alle seguenti ore: 7:00 mattino 13:00 pranzo 19:00 tardo pomeriggio 24:00 prima di andare a dormire • Appena avuto esito positivo (è stato il 23 Dicembre alle ore 13:00) non solo non ho aspettato la sera per provare (mi son presa 2 ore di permesso dal lavoro è ho fatto subito l’inseminazione) ma ho ripetuto la stessa cosa la sera stessa, e poi altre 2 volte il giorno successivo. Quindi 4 tentativi in 2 giorni, per poi finire con un 5° tentativo il terzo giorno, restringendo così i tempi, concentrandoli quanto più vicini all'ovulazione effettiva. • A parte il numero dei tentativi, se vi fate due calcoli, ho praticamente annullato tutte quelle ore “perse” dal momento del picco. Può anche essere che la prima fecondazione (quella fatta dopo pranzo immediatamente dopo la positività) sia stata fatta in anticipo rispetto all’ovulazione, ma considerando che gli spermatozoi dentro il corpo di una donna possono sopravvivere diverse ore, chi ci dice che non siano stati proprio quelli che si trovavano già dentro (e non i nuovi delle successive fecondazioni) a riuscire a penetrare l’ovulo appena arrivato? Lo so, sono stata prolissa (e me ne scuso) ma credo fermamente che qualsiasi esperienza, positiva o meno che sia, anche la più piccola, debba essere messa a disposizione di tutti. Ragazze non perdete la speranza! Io non so come andrà a finire… ho concepito più o meno il 24 dicembre quindi sono ancora all’inizio ed è troppo presto per dire se andrà a buon fine. Il ginecologo mi ha fissato la visita il 3 febbraio (ottava settimana circa e ovviamente vi terrò aggiornate). Per ora le analisi fatte il gg 12/01/2015 (quindi a 19 gg dal concepimento più o meno) mi han dato come valore BETA HCG = 1369 che (oltre alla positività) non mi dice molto di più. Aspettiamo e vedremo! Intanto resto a disposizione di tutte voi per eventuali chiarimenti. Spero che la mia esperienza possa essere utile ad altri, e che possa aiutare a realizzare il vostro sogno di diventare mamme! A presto e in bocca al lupo a tutte.
(rispondi all’utente api7)
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