Chiaretta,
non sei nè anormale nè cattiva, sei solo piena di dolore!
come ti capisco...
ti racconto la mia esperienza, magari ti senti meno sola.
io ho perso un bimbo all'11ma settimana, e dopo un mese dal raschiamento mia cognata ci ha comunicato di aspettare una bimba...
io non solo non sono riuscita a starle accanto durante la gravidanza, non solo non mi sono mai proposta di tenerle il bimbo (che aveva due anni) anche se sapevo che lei aveva mal di schiena... io non riuscivo a guardarla, perchè vedere lei, la sua pancia che cresceva, mi faceva stare male, e più stavo male più mi sentivo in colpa...
l'unico momento in cui sono davvero riuscita a starle più vicino è quando ha avuto delle minacce d'aborto, perchè capivo il suo terrore.
quando è nata la bimba e siamo andati a vederla, ho iniziato a piangere guardando la nursery, senza neanche rendermene conto.
perchè non era giusto, quella bimba doveva essere mia, non sua. lei aveva già un figlio, e io invece passavo i mesi facendo tentativi mirati che non portavano a nulla....
sono rimasta incinta la sera in cui è nata la sua bimba.
ti ho raccontato tutto questo per farti capire che tutte noi, che abbiamo dovuto subire un aborto, ci portiamo dentro un dolore difficile da sopportare, che è dolore per la perdita, frustrazione perchè vediamo i bimbi degli altri e non possiamo stringerne uno nostro, dolore perchè non ci sentiamo capite fino in fondo dai nostri compagni....
non sei sola, non sei strana....
stai solo cercando di ricucire i tuoi pezzi, quando è successo a me mio marito non capiva perchè piangessi così spesso, perchè fossi così frustrata, perchè piangessi ad ogni mestruazione... o nei giorni in cui avrei dovuto fare le ecografie....
anche perchè meno mi capiva, più io lo escludevo dal mio dolore, fino al giorno in cui ho capito che stavamo rischiando di allontanarci.
il tuo compagno ti ama, e sarà pronto ad abbracciarti e ad ascoltarti quando vorrai parlargli del tuo dolore... e solo allora potrà capire come aiutarti.
buttati fra le sue braccia, e non aver paura.
noi, se vuoi, siamo qui!