Lo svezzamento anti-intolleranze alimentari
Un corretto svezzamento è fondamentale per prevenire patologie quali allergie, intolleranze alimentari e malattie cronico degenerative dell'adulto. Ma quali sono gli errori da non commettere?
La dieta che assumiamo da adulti riflette ciò che abbiamo mangiato da bambini.
Per attuare corrette scelte alimentari nell'età adulta, il gusto va quindi educato fin dalle prime epoche della vita.
La prima regola per prevenire lo sviluppo di allergie alimentari la strategia consigliata è quella di evitare la somministrazione di latte vaccino fresco, prescrivendo, dopo il latte materno o quello adattato, il latte di proseguimento fino all'anno di vita.
È anche consigliabile introdurre gradualmente i nuovi alimenti, usando per primi quelli meno allergizzanti, rappresentati da cereali; preferibilmente, in ordine di tempo:
- riso
- tapioca
- mais
- avena
- grano
Altri cibi come carni, legumi, vegetali e frutta possono essere somministrati successivamente, introducendoli uno alla volta. Va ritardata a giusta età, quando la mucosa intestinale ormai ha consolidato la sua barriera, la introduzione dei cibi più allergizzanti quali:
- l'uovo
- il pesce
- alcune verdure
- le arachidi (soprattutto)
La somministrazione andrà fatta comunque con un alimento per volta, che dovrà essere ben cotto e in quantità non troppo elevata, per saggiare la tolleranza del bambino.
E' poi essenziale evitare alimenti troppo calorici, l'eccesso di proteine di origine animale e l'aggiunta di sale: gli alimenti hanno già presente nella loro composizione il cloruro di sodio, non è necessario pertanto aggiungere sale!
Un corretto svezzamento deve poi scoraggiare gli "assaggini" di alimenti controindicati per l'età del bambino e la somministrazione di bevande zuccherate che, oltre a togliere l'appetito, possono provocare diarrea e carie dentale.
Anche in questa fase delicata di alimentazione, è utile cercare di seguire, recuperare e consolidare tradizioni e abitudini della dieta mediterranea.
Questo per evitare gli eccessi alimentari e le abitudini errate che, se instaurate precocemente, tendono a stabilirsi nelle età successive (tracking alimentare).