La gravidanza ectopica e extrauterina
Si parla di gravidanza ectopica quando l’impianto dell'embrione avviene al di fuori dell'endometrio e della cavità uterina, cioè a livello della cervice, delle tube, dell'ovaio o della cavità addominale o pelvica.
In una gravidanza sana l'ovulo, dopo essere stato fecondato dallo sperma nella tuba di Falloppio, viene trasportato nella cavità dell'utero, dove si annida (si veda il video annesso).
Tutte le gravidanze, durante i primi quattro o cinque giorni sono quindi extrauterine, in quanto inizialmente l’embrione rimane nella tuba per poi trasferirsi nell’utero.
Nel caso di una gravidanza ectopica l’impianto non avviene nel posto corretto e l'embrione si annida in una posizione sbagliata dell'utero o addirittura al di fuori di esso (in questo caso si parla di gravidanza extrauterina).
Nella stragrande maggioranza dei casi di gravidanza extrauterina l'impianto dell'embrione avviene in una delle tube di Falloppio, ma può verificarsi anche nel collo dell'utero, nell'ovaio o in altri organi addominali.
Idealmente una gravidanza extrauterina dovrebbe essere identificata il prima possibile, ma la diagnosi precoce non è facile: soprattutto nella fase iniziale infatti i sintomi sono quelli di una gravidanza normale.
Col passare delle settimane può presentarsi un dolore intenso e improvviso al basso ventre, accompagnato da perdite di sangue e malessere generale (dolori intensi, tachicardia, svenimento).
È necessario recarsi subito in ospedale: una gravidanza ectopica costituisce un pericolo per la vita della mamma, perché può dare origine a una emorragia interna, ovvero a una perdita di sangue nell'addome, o alla rottura della tuba.
Questo può succedere nel caso in cui la condizione non venga diagnosticata tempestivamente e richiede che si intervenga chirurgicamente.
Se la gravidanza extrauterina viene diagnosticata in tempo si può risolvere con una terapia medica.
La gravidanza ectopica si conclude molto spesso con un aborto spontaneo e l’embrione non riesce a raggiungere epoche avanzate di gestazione.
La terapia è chirurgica nei casi di emergenza e quando non è possibile tentare la somministrazione di metotrexato (un farmaco antitumorale molto tossico che si è anche dimostrato efficace nell'interrompere alcune gravidanze ectopiche).
Sono stati identificati alcuni fattori di rischio: sembrano essere più a soggette a gravidanza ectopica le donne che hanno avuto subito precedenti traumi, interventi chirurgici, infezioni o infiammazioni pelviche, che hanno usato anticoncezionali di tipo intrauterino come la spirale o il diaframma, che hanno sofferto di squilibri ormonali, di endometriosi o di malattie trasmesse sessualmente (soprattutto la chlamydia).
Anche l'assunzione di determinati farmaci può favorire la gravidanza ectopica; tuttavia bisogna sottolineare che molte donne con una gravidanza extrauterina non presentano nessuno di questi fattori di rischio.