I primi anni sono fondamentali per lo sviluppo cognitivo ed emotivo dei nostri bambini. Imparare a proteggerli senza soffocarli è fondamentale per la loro felicità futura
I primi anni sono fondamentali per lo sviluppo cognitivo ed emotivo dei nostri bambini.
Senza dubbio uno dei compiti principali di ogni genitore è quello di proteggere il suo bambino e dargli una vita sicura e felice, ma un atteggiamento eccessivamente protettivo può danneggiare il piccolo, influenzando negativamente la sua visione del mondo e il suo comportamento.
Per entrambi i genitori è dunque molto importante capire come guidare e sorvegliare i propri figli ma senza eccedere.
Lasciare che un figlio impari dai propri errori e si responsabilizzi è un compito difficile ma importante: la protezione eccessiva corre il rischio di limitare il suo sviluppo fisico, cognitivo e della personalità.
Ad esempio, lasciare che un bambino di 3 o 4 anni si vesta da solo significa facilitare lo sviluppo delle sue capacità motorie, cognitive e fisiche.
Los niños protegidos en exceso desarrollan menos competencias emocionales, como la tolerancia; son más inseguros, tienen menos habilidades y, a la larga, son más infelices. Por lo tanto, con esta conducta se les protege de frustraciones en el presente, pero se les deja desprotegidos para enfrentar el futuro.
I bambini iper protetti sviluppano meno competenze emozionali (come ad esempio la tolleranza), sono più insicuri, sviluppano meno abilità e, in ultima analisi, sono più infelici. Un comportamento iperprotettivo mette al riparo il bambino dalle frustrazioni più immediate ma lo lascia impreparato ad affrontare il futuro.
Guidare e proteggere troppo invia al piccolo un messaggio di insicurezza e bassa autostima: ha bisogno di essere guidato, sostenuto e protetto ma non deve pensare di dover dipendere dai genitori per qualunque cosa!
Gli specialisti forniscono alcuni consigli per aiutare i genitori a trovare il giusto equilibrio nell’educazione dei figli:
Non fare le cose al suo posto se è già in grado di realizzarle da solo
Incoraggialo a sperimentare cose nuove e ad affrontare piccole sfide adeguate all’età senza trasmettere preoccupazione o dubitando delle sue capacità.
Abbi fiducia nelle sue capacità, riconosci i suoi limiti ma senza assecondare le sue eventuali frustrazioni
Favorisci i contatti con i coetanei in modo che i bambini giochino tra di loro (l’adulto deve essere solo il supervisione, non deve partecipare al gioco)
Promuovi l'autonomia e la responsabilità del bambino, lasciando che impari dai suoi errori
Coinvolgilo in attività fisiche impegnative che richiedano sforzo, costanza e applicazione
Non anticipare i suoi bisogni cercando di compiacerlo
Amarlo senza condizioni
Senza dubbio uno dei compiti principali di ogni genitore è quello di proteggere il suo bambino e dargli una vita sicura e felice, ma un atteggiamento eccessivamente protettivo può danneggiare il piccolo, influenzando negativamente la sua visione del mondo e il suo comportamento.
Per entrambi i genitori è dunque molto importante capire come guidare e sorvegliare i propri figli ma senza eccedere.
Lasciare che un figlio impari dai propri errori e si responsabilizzi è un compito difficile ma importante: la protezione eccessiva corre il rischio di limitare il suo sviluppo fisico, cognitivo e della personalità.
Ad esempio, lasciare che un bambino di 3 o 4 anni si vesta da solo significa facilitare lo sviluppo delle sue capacità motorie, cognitive e fisiche.
I bambini iper protetti sviluppano meno competenze emozionali (come ad esempio la tolleranza), sono più insicuri, sviluppano meno abilità e, in ultima analisi, sono più infelici.
Un comportamento iperprotettivo mette al riparo il bambino dalle frustrazioni più immediate ma lo lascia impreparato ad affrontare il futuro.
Guidare e proteggere troppo invia al piccolo un messaggio di insicurezza e bassa autostima: ha bisogno di essere guidato, sostenuto e protetto ma non deve pensare di dover dipendere dai genitori per qualunque cosa!
Gli specialisti forniscono alcuni consigli per aiutare i genitori a trovare il giusto equilibrio nell’educazione dei figli:
- Non fare le cose al suo posto se è già in grado di realizzarle da solo
- Incoraggialo a sperimentare cose nuove e ad affrontare piccole sfide adeguate all’età senza trasmettere preoccupazione o dubitando delle sue capacità
- Abbi fiducia nelle sue capacità, riconosci i suoi limiti ma senza assecondare le sue eventuali frustrazioni
- Favorisci i contatti con i coetanei in modo che i bambini giochino tra di loro (l’adulto deve essere solo il supervisione, non deve partecipare al gioco)
- Promuovi l'autonomia e la responsabilità del bambino, lasciando che impari dai suoi errori
- Coinvolgilo in attività fisiche impegnative che richiedano sforzo, costanza e applicazione
- Non anticipare i suoi bisogni cercando di compiacerlo
- Amarlo senza condizioni