Salve a tutte. Purtroppo come leggo accade spesso ad altre donne è accaduto anche a me. Dopo 8 anni (con 3 partners diversi) che cercavo di avere un bambino è capitato nel vero senso della parola con il mio ultimo ex.
Ero seguita dal ginecologo di reparto dell'ospedale che mi disse che ero incinta alla 6° settimana (quando pensavo di essere in ritardo del ciclo e avevo comunque forti dolori al basso ventre).
Alla mia 13° settimana il ginecologo che mi seguiva mi disse di fare un test importante che andava fatto in gravidanza ovvero il BITEST, e mi consigliò un suo collega che chiamerò "Dott. X" che faceva diagnosi approfondite e mirate ed era "capace".
Andai a fare questo BITEST il 04/04/2012 pagai quasi 200 euro tra ecografia e prelievo del sangue per il test e avere i risultati 10 giorni dopo con diagnosi: "probabilità bassissima di poter avere un figlio malformato, la bambina non presenta problemi".
Il problema è che durante i 3/4 d'ora di ecografia per il bitest (nell'attesa che la bambina si girasse -scoprimmo li che all'80% poteva essere femmina) il Dott. X notò un MIOMA FUNDICO INTRAMURALE DI 11X9mm, ma mi disse "tranquilla, si assorbirà durante la gravidanza". (Questo ripeto il 04/04/2012).
Questo 30/04/2012, mi sentii improvvisamente bagnata e andai in bagno e notai una specie di MUCO tra il bianco ed il marroncino, un piccolissimo dolore al ventre sulla parte sinistra, accorsi subito e chiamai il mio ginecologo avvisandolo, lui mi rispose di stare tranquilla e di aspettare, di non allarmarmi e che se il dolore fosse continuato e queste perdite pure, di CHIAMARLO il giorno successivo.
Io però sono andata di pronto soccorso spinta dall'angoscia, fui mandata in reparto GINECOLOGIA dove il mio ginecologo era di turno e mi fece l'ecografia, poi mi disse: "Purtroppo la gravidanza si è interrotta 10 giorni fa". Questo, successo questo lunedì 30 aprile 2012.
Mi disse subito che avrei dovuto ricoverarmi, ma non me la sentii subito e volli tornare a casa. Il giorno dopo andai a ricoverarmi e incontrai di turno il Dott. X che, riconosciutami, ha voluto lui stesso verificare e infine CONFERMARE la diagnosi di morte della mia bambina.
(Premetto che entrambi i gineologi -ma più di tutti questo Dott.X, sembravano sconvolti e non aspettarselo minimamente, tant'è che il Dott.X chiamò subito il mio ginecologo cercando di capire cosa fosse successo).
Ho passato una sera d'inferno, tra pianti, urli, poichè mi avevano infilato una pastiglia vaginale per indurre le contrazioni e l'espulsione della bambina (un piccolo parto). Dopo 4 ore di travaglio infernale dove per'altro riscontrarono che ero pure affetta da extrasistole, riuscii a dare alla luce la mia bambina a mezzanotte del 2° Maggio.
Dopo ripetuti solleciti mi hanno fatto vedere la mia bambina. Dovevo essere alla 16° settimana quasi 17°, eppure era tanto troppo piccola (stava nel palmo di una mano) era troppo scura (segno che era morta da più di 10 giorni) ed era in posizione fetale dove ho potuto notare che aveva tutto (manine, piedini, gambine, occhi, labbra, orecchie che s'intravedevano).
Sono a terra e a pezzi perchè non so a cosa sia dovuto. So solo che dopo avermi messa n camera 6 ore, alle 7 del mattino del 02 Maggio mi hanno dato il foglio di via per tornare a casa.
Ho acconsentito che alla mia bambina fossero fatte le dovute analisi per sapere di cosa sia morta, ma mi hanno gia avvertito che potrebbe anche NON SAPERSI MAI LA CAUSA. Ed io non lo trovo giusto.
Soprattutto, se scopro che questo MIOMA potrebbe essere la causa dell'aborto, che magari bastava approfondire o tener sotto osservazione.
Sono a pezzi.
Mi sento strppata una parte di me, anzi, tutta me. Sento che le mie giornate sono vuote, scorrono inutilmente e persino vedere un timido raggio di sole caldo mi sembra così sciocco che non ci faccio neanche caso. Mi perdo nel vuoto, piango spesso, non trovo pace.