lunabella -> partorire a Milano (13.11.2008 12:26:07)
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In una citta' piccola il problema non si pone. Si va all'ospedale, il reparto maternita' e' quello che e', e si spera che tutto andra' bene. In una citta' grande, unA e' libera di sceglere. Anzi, i consigli divenatno cosi' tanti da farti confondere le idee. L'amica che ha partorito a casa con un'ostetrica, parto in acqua, le statistiche di tutti gli ospedali analizzate, dove ci sono meno cesarei, dove danno la epidurale, dove esiste un reparto a pagamento per rendere meno spiecevole il tempo passato in ospedale. Insomma, alla fine mi sono decisa per la Mangiagalli, avendo anche due amici ginecologi che ci lavorano. L'anestesia te le danno se la chiedi anche se fanno di tutto per scoraggiarti. Partorire a fine luglio a Milano e pasare i prossimi giorni all'ospedale senza aria condizionata non e' il massimo ma li' esiste un reparto a pagamento (e' meglio fare un'assicurazione sanitaria prima della gravidanza) con tutti i confort. Ma nonostante tutte le premesse, lo stesso mi sono trovata parcheggiata in un corridoio dopo il parto per un'oretta buona (tutti i letti erano occupati e il mio amico dottore in vacanza), una studentella curiosa e poco esperta presente durante il parto guidata da un'ostetrica con veramente poca sensibilita' nei miei confronti, un'altra signora che aspettava il mio cordone ombelicale (non poteva passare a prenderselo piu' tardi!?) che mi ha fatto sentire in colpa perche' 'sto cordone non era conforme, e una specie di macellaio entrato per quei 2 minuti necessari per ricucirmi che mi fatto urlare piu' dello stesso parto. Tutto sommato, so che il parto in fondo e' un 'esperienza traumatica ma credo che trovandosi circondati da persone giuste possa diventare qualcosa di molto bello. Io li ho vissuti come una cosa che andava fatta, soportandoli e giurando all'uscota dall'ospedale che non ne avrei fatti altri.
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